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domenica 11 dicembre 2011
Brevettazione delle sementi e propagazione degli "ogm".. il male più grande per il biosistema Terra
Perché si brevettano i processi di modifica, creando una dipendenza economica verso le multinazionali che li detengono, e non si contribuisce di sicuro a liberare dalla fame i poveri nel mondo. I semi modificati geneticamente, vengono brevettati, in alcuni casi resi sterili, quindi non si possono utilizzare per una moltiplicazione in azienda, obbligando i contadini a riacquistarli ogni anno.
Perchè le modifiche introdotte nel genoma di una pianta possono, per impollinazione incrociata, trasferirsi ad altre piante.
Inoltre le modifiche introdotte per creare resistenze a determinati parassiti (ad es. la piralide del mais) generano una selezione fra i parassiti rendendo la specie ancora più virulenta e difficile da controllare.
La resistenza agli erbicidi, una delle modifiche più importanti, può essere trasferita a tutte le piante della natura, comprese quelle cosiddette infestanti, che diventerebbero a loro volta resistenti agli erbicidi.
E' pretestuosa quindi l'affermazione che le nuove sementi potrebbero risolvere il problema dei parassiti eliminando l'uso degli antiparassitari di sintesi. Ad essi si dovrà alla fine far comunque ricorso ed in dosi massicce
Perché la modifica dei patrimoni genetici naturali è pericolosa. Può creare danni irreversibili all'uomo. Ci sono grandissimi dubbi da parte di un numero crescente di scienziati di buonsenso, circa gli effetti che i prodotti ottenuti da piante geneticamente modificate possano direttamente, o indirettamente attraverso la catena alimentare, influire sul metabolismo dell'uomo. Primo fra tutti il procedimento introdotto per rendere sterile la pianta: come impedire che non si trasmetta su animali e persone ?
Perchè è moralmente, eticamente inaccettabile che l'uomo tenti di modificare ciò che la natura ha creato in millenni, solo a scopo di profitto economico, neanche a vantaggio della collettività Le multinazionali dell'Agribusiness promotrici di questa nuova "rivoluzione" sono interessate ai propri profitti e non, come dicono nella loro pubblicità a "salvare l'umanità dalla fame". Infatti a soffrire la fame sono proprio i contadini poveri ed i braccianti che non hanno accesso alla terra ed agli altri fattori produttivi acqua, sementi che sono sempre più nelle mani di grandi organizzazioni produttive e finanziarie, che dominano anche i mercati mondiali. La brevettazione delle sementi esaspererebbe ancora più questa concentrazione di potere e quindi la fame dei poveri.
Perché si rischia di danneggiare la biodiversità, cardine dell'equilibrio naturale di ogni specie vivente. La temuta affermazione di sementi brevettate che generano piante e frutti di un certo tipo, imposte ai consumatori con la pubblicità consumistica e dalle grandi catene di distribuzione, porterà inevitabilmente alla perdita della maggioranza di specie e varietà naturali, selezionate nel tempo, e ognuna adatta ad un determinato territorio, clima, risorse idriche ecc.
Umberto Schivo
(Fonte La Tua Voce)
concordo sulla gravità del problema OGM, ma non si riesirà mai a comprendere appieno la pericolosità di questa infernale tecnologia se non si comprende il fine
RispondiEliminaPer fare soldi, dicono i contestatore del mondo ambientalista ed ecologista, producono OGM per fare soldi.
Errato, non c'è bisogno di produrre OGM per fare soldi. Nel senso che i leader aziendali di colossi come la Monsanto non hanno alcun bisogno di fare altri soldi, ne hanno già abbastanza per vivere una vita da nababbi assieme alla loro settima generazione.
Certo di soldi se ne fanno, ma chi porta avanti gli OGM non sa più che farsene dei soldi, è gente che non sa più come spenderli i soldi.
Il progetto evidentemente ha come fine qualcosa di non inquadrabile nell'ambito puramente economico, è qualcosa di più orribile e terribile,
è un progetto di asservimento della gente (che non può usare le sementi delle piante che coltiva per riprodurre la varietà che sta utilizzando)
è un processo di avvelenamento della terra e quindi delle specie che la abitano - l'uomo in primis - (indeboilire psico-fisicamente gli uomini e li rende meno capaci di ribellarsi al potere che li sovrasta e li opprime)
è un processo di attacco diretto al DNA delle piante e tramite esse dell'uomo che se ne ciba
Se non si comprende ciò non si riesce a capire chi lo fa, perché lo fa, e come si può combattere questa orrenda forma di crimine contro la natura.