Il Monte Soratte che domina la terra sabina
Nell’idea dei fondatori doveva essere un Porta Portese della Sabina. Ma due anni dopo, la mala gestio del primo amministratore ne decretò il fallimento. Fu allora che Sergio Carelli m chiamò per un tentativo di salvataggio della testata. Tirammo il carretto per due anni, e trovammo finalmente la formula giusta: un giornale di informazione con il servizio della pubblicità gratuita. Allora si andava in edicola e il gradimento si registrò subito nei conti consentendoci di diventare un settimanale.
Gli anni novanta furono entusiasmanti. L’importanza della testata nella comunità civile della Sabina tutta, compresa quella romana e delle altre zone limitrofe, è registrata nelle collezioni dei giornali depositate in tutte le biblioteche del nostro territorio che sono diventate una specie di enciclopedia della Sabina dove è possibile trovare di tutto.
Grande influenza avemmo anche sulla politica locale registrando fedelmente e senza servilismo ciò che accadeva tenendo sempre presente l’interesse della collettività.
Poi man mano i tempi sono cambiati, ma Mondo Sabino ha sempre mantenuto la sua linea fuori dai giochi, al servizio dei soli lettori che ha considerati i veri padroni della testata.
E’ stato dato ampio spazio alla cultura, il giornale è diventato la palestra dove la maggior parte di coloro che hanno dedicato le loro attenzioni al territorio hanno fatto le loro prime prove di scrittura.
Chiunque volesse occuparsi della Sabina aveva come punto di riferimento Mondo Sabino. Anche le Università cominciarono ad accorgersi di noi. Quanti studenti ci hanno consultato per le loro Tesi di laurea dedicate al tema del nostro territorio!
Tutto questo ci ha incoraggiato ad andare avanti, anche quando l’arrivo della stampa gratuita ha messo a dura prova la nostra capacità di resistenza. Ma la qualità è rimasta sempre di alto livello, quella dei collaboratori e quella dei lettori che poi in fondo sono la stessa cosa perché Mondo Sabino è il giornale dei suoi lettori, che ne sono anche i suoi collaboratori.
Poi abbiamo pensato di adeguarci ai tempi e siamo diventati anche noi un giornale a distribuzione gratuita. Il risultato immediato è che è aumentata notevolmente la tiratura e sono aumentati i lettori. Bastano pochi giorni perché le copie spariscano dai punti di distribuzione e si attenda prossimo numero. Ora è possibile leggere Mondo Sabino anche online nel sito www.mondosabino.it
Tutto ciò ci è di grande conforto e ci invita a continuare. E’ stata comunque una esperienza esaltante una di quelle che vale la pena di essere vissuta. Una forma di vero volontariato della informazione, di quello che non conosce compensi di sorta, con la sola soddisfazione di contribuire alla crescita della comunità civile.
E a questo modello ci abbiamo creduto fermamente tutti. Oggi alcuni non ci sono più. Gli anni 2000 hanno falcidiato la Redazione. 15 anni fa un tragico incidente stradale ci portò via Sergio Carelli, proprio poco dopo aver celebrato il 15° anniversario della Testata, una perdita gravissima che ci mise a dura prova di sopravvivenza.
Poi Marven, il vulcanico collaboratore della Sabina Romana, più tardi Luigi Cipriani, collaboratore della prima ora quando il giornale erano stato appena fondato, ora Alberto de Angelis, per il quale i giornale segna lutto in questo numero, che è stato a me vicinissimo negli ultimi dieci anni, insieme a Cipriani, ed dalla morte di quest’ultimo da solo.
Ma abbiamo ancora la forza di continuare, forze giovani hanno la voglia di rendere omaggio al lavoro svolto in tanti anni di forte impegno sociale. E noi gli saremo vicini perché spegnere questa luce sarebbe come spegnere una speranza. Lo dobbiamo soprattutto a quelli che non ci sono più e in loro memoria.
Gianfranco Paris
Direttore Responsabile Di Mondo Sabino
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