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giovedì 24 novembre 2011
Religioni come inibitore morale? Ogni popolo ha la religione che si merita....
Io non sono un esperto di esoterismo e religioni, per cui forse non mi esprimo bene, tuttavia ritengo che le religioni, tutte le religioni, sono una espressione e un adattamento per il popolo di una realtà metafisica trascendente.
Come tali esse scaturiscono da una stessa sapienza ancestrale, una verità unica, verità che celano in sè stesse nei loro riti, nei loro simboli e nelle loro parabole.
Come tali esse sono esteriormente diverse a seconda dello spazio e del tempo, oltre che conformate con caratteristiche peculiari a seconda delle culture e delle razze.
Quindi nella Storia, ogni razza, ogni cultura ha avuto la sua propria espressione religiosa, peculiare per quel popolo. Nel divenire del tempo, poi, anche la stessa manifestazione religiosa ha avuto i suoi adattamenti.
Ma l’unità trascendente di tutte le religioni è ha monte di questa diversità esteriore.
Dico questo perchè, in quei raccontini biblici che io stesso considero “cazzate”, e in senso storico e reale tali sono, oltre che essere alquanto ripugnanti, per altri versi sono celati, in senso esoterico, dei miti, dei simboli, delle “verità” che solo in quel modo così folcloristico, popolare, seppur per noi ridicolo, la gente comune può percepire.
Gli uomini, infatti, non sono tutti uguali, non hanno tutti certe qualifiche interiori, psicologiche e spirituali, e la maggioranza degli uomini, legata per lo più ai bisogni e alle realtà fisiologiche, non può che esercitare la sua, sia pur piccola religiosità, in modo “partecipativo”, ovvero attraverso la forma religiosa propria alla sua cultura, con i suoi riti e i suoi simboli. Pochi possono perseguire altre vie “verso la trascendenza” e dei mille che tentano solo uno poi “realizza”.
Per dirla in parole povere se non vogliamo che gli uomini si scannino tra loro, e come tali lo farebbero, perchè gli uomini sostanzialmente sono dei lupi, e tali sono sempre stati, un archetipo immutabile nel tempo, anche se contemperati da alcune virtù, dobbiamo sorbirci anche le Religioni.
Per le religioni di origine semita, adatte a popolazioni nomadi e semite, non vi era altro mezzo, per far partecipe il popolo alla religiosità, che prospettargli un Dio onnipotente, anche misericordioso, ma al contempo terribile e vendicativo che aveva dettato le sue tavole della legge in una delle quali si dice “Non ammazzare”, “Non rubare”, “Non desiderare la donna d’altri”, facevano scattare un “freno inibitorio” mentale, che unito al freno inibitorio rappresentato dalla Legge, limita fin dove possibile la natura ferina degli uomini.
Purtroppo ben sappiamo che le classi dirigenti, sacerdoti e non solo, che controllano il potere religioso, controllano anche la vita della gente e il potere.
Spesso osservo quel disgustoso sciamare domenicale di bravi borghesi che escono dalle Chiese, falsi e ipocriti, come quando vi erano entrati. E mi chiedo: a parte le cazzate che vanno a sorbirsi dal pulpito, questa “partecipazione” religiosa, è opportuna e positiva, serve a qualcosa?
Quelle vecchiette a cui non è rimasto altro che pregare la madonna e sciorinare rosari su rosari, è bene che finiscano i loro ultimi giorni perdendo il tempo in queste superstizioni?
Purtroppo non ho risposta, perchè mi rendo conto che quei viscidi o bravi borghesi domenicali, quelle vecchiette, se non avessero neppure quella, per me ridicola, partecipazione religiosa, la loro vita, dal momento che si alzano dal letto, al momento che vi ritornano sarebbe tutta, senza esclusione alcuna, in funzione dei loro bisogni fisiologici, delle loro pulsioni più animali, le quali, oltretutto non avrebbero neppure alcun freno inibitorio.
Sarebbe meglio, sarebbe peggio, non lo so, il problema è complesso.
Resta comunque fermo che, oltretutto, quello che più mi ripugna e mi da fastidio, è quella protervia, quella insistenza con cui preti e gentaccia simile cerca, con ogni mezzo, di convincerti che il loro Dio è l’unico e migliore possibile. Dimenticano costoro che per migliaia e migliaia di anni gli uomini, prima della rivelazione di quel Dio, avevano vissuto, benissimo, con altre religioni, con altre divinità.
Ecco preferisco senza dubbio quella forma di paganesimo che non si sogna minimente di andare a convertire gli alti.
Beh, chiudo qui, mi sono espresso, così di getto, in un argomento che non è il mio, ma spero che tu abbia capito.
Maurizio
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