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venerdì 7 ottobre 2011
Cittàducale (Rieti) e tutti i danni dell'incenerimento... secondo Marco Tiberti
Sin dal 1996 ci opponemmo ad un inceneritore che altrimenti sarebbe sorto nel Comune di Cittaducale in un'area di altissimo pregio naturalistico, ci riprovano oggi con la realizzazione di 5 centrali a biomassa, manca solo il V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) della Regione Lazio.
Europeanconsumers di Rieti si unisce alla battaglia del movimento civico Rieti Virtuosa: NO all'incenerimento dei rifiuti, SI alla separazione alla fonte, alla raccolta porta a porta, al compostaggio, al riciclaggio, ad un centro di riutilizzo e riparazione e all'abbattimento della frazione residua!!
Gli impianti a biomassa con incenerimento richiedono più energia di quanta ne producano, hanno un impatto negativo sull’ambiente, sono una minaccia per l’agricoltura e l’allevamento, fanno perdere posti di lavoro.Questi impianti se realizzati produrranno una pericolosa ricaduta sul territorio nel raggio di almeno 17km, con immissioni nell'ambiente di polveri sottili (metalli pesanti quali: arsenico, cadmio, cromo, rame, piombo, manganese, mercurio e zinco), ossidi di azoto e carbonio, formaldeide, benzene, idrocarburi policiclici aromatici, butadiene, diossine e furani.
Le polveri sottili respirate (di cui non esistono filtri in grado di bloccare particelle inferiori alla grandezza di 10 micron) penetrano nelle ramificazioni più sottili dei polmoni e raggiungono i vasi linfatici e sanguigni. Le polveri sottili possono provocare: infiammazioni locali delle vie respiratorie, causando tosse, dispnea, bronchiti e attacchi di asma in bambini ed adulti, affezioni del sistema respiratorio e cardiocircolatorio, talvolta con necessità di ricovero in ospedale, morti premature e cancro ai polmoni.
Non trascurabile il progressivo bioaccumulo lungo la catena alimentare dei metalli tossici e dei composti organici persistenti presenti nelle emissioni, nel corso della vita operativa degli impianti: persistenza, bioaccumulo lungo la catena alimentare, effetti genotossici e, con riferimento a policiclici aromatici, diossine e furani, effetti di interferenza sul sistema endocrino.
Queste caratteristiche, in sintesi, comportano il fatto che la pericolosità di questi composti non è dovuta solo alla loro concentrazione nell’aria inalata, ma alla concentrazione, destinata ad aumentare nel tempo, nelle diverse matrici ambientali presenti nella zona di deposizione e lungo la catena alimentare, fino al consumatore finale che, nel caso della specie umana, è la sua prole, nella fase di allattamento al seno.
E nel bilancio ambientale, occorre sommare anche le emissioni prodotte dal traffico pesante indotto dall’entrata in funzione degli impianti e parte integrante delle attività degli impianti stessi, ovvero tutti gli automezzi necessari per i conferimenti di biomasse e per il ritiro e lo smaltimento delle ceneri.
La nostra provincia non ha bisogno di certi "regali" piuttosto pensiamo alla valorizzazione del nostro territorio da un punto di vista ambientale date le enormi potenzialità agricole, forestali e idriche di cui disponiamo: per uno sviluppo ecosostenibile del territorio e di conseguenza del turismo. Pensiamo ad una agricoltura priva di pesticidi, con marchio certificato, biologico al 100% e 100% ogm free.
Cordiali saluti, Marco Tiberti
Responsabile Provinciale di Rieti
Responsabile Regione Lazio Dipartimento Alimentazione e Acque
Membro OTUC Provincia di Roma
www.europeanconsumers.it
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