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martedì 18 ottobre 2011
27 ottobre 2011 a Napoli, a Palazzo San Giacomo, presentazione dell'inchiesta-sondaggio realizzata da IPR Marketing sulla Sicurezza stradale....
Milano, Napoli e Roma, grandi città italiane, richiamano l'attenzione di molti studiosi, ricercatori, curiosi sui vari aspetti della condizione di vita degli abitanti, dell'ambiente e dei servizi.
Nel 2005 erano comprese nella indagine della OMS Italia effettuata in 13 città italiane sull'inquinamento da PM10 e da rumore risultando molto inquinate.
Nel 2009, per il secondo anno consecutivo, l'ACI effettuò, su 31 città e capitali paneuropei, un "Test degli attraversamenti pedonali 2009 EPCA -European Pedestrian Crossing Assessment dell'ACI -EuroTest"; tra quelle 31 città sono comprese le città italiane di MI, NA e Roma: le troviamo in fondo alla classifica. (Una brochure della "Sintesi dei risultati" venne pubblicata dall'Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio - ADP - www.assopedoni.it .)
Il 27 ottobre 2011 a Napoli, a Palazzo San Giacomo, verrà presentata l'inchiesta-sondaggio realizzata da IPR Marketing sulla "Sicurezza stradale. La percezione dei cittadini di Milano, Roma e Napoli".
Quindi, un sondaggio sulla "percezione" dei cittadini di Roma e Milano sulla sicurezza stradale. In quella Roma e Milano, le quali, da molti anni, hanno il Sindaco nominato - con Ordinanza PCM - "Commissario delegato per l'attuazione degli interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio delle loro Città" che presenta peculiarità tali da condizionare negativamente la qualità della vita, le relazioni sociali ed economiche dei cittadini per i suoi riflessi indotti; che le misure e gli interventi a tutt'oggi attuati, in via ordinaria, non hanno consentito il superamento delle problematiche emergenziali afferenti a specifici «fattori di rischio», connessi alla situazione del traffico cittadino, e che risulta necessario ed urgente predisporre e realizzare un programma di interventi di emergenza, che consenta un miglioramento significativo e rapido della situazione in atto e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita."
In questo ambito e per questo obiettivo, l'altro giorno, è nato a Roma il "WiParking": e vai col WiParking.
( http://www.eur.roma.it/news.php?news=3404&cat=18&arch=1&limit=5 )
..... alla faccia delle ultraventennali indicazioni della UE sulla terapia per ridurre, nelle "strade, bene comune" delle città, l'inquinamento, le disuguaglianze, la incivile convivenza e gli incidenti stradali (i morti, i feriti, l'enorme costo sociale, la ulteriore violenza, le ulteriori disuguaglianze, ecc.):
1) mobilità pedonale nella sicurezza, senza paura e rispettosa della libertà e dignità della persona; (http://www.assopedoni.it/home/depliant-e-volantini/depliant_europa.pdf )
2) la mobilità velocipedonale (privata e pubblica) secondo le norme stabilite, su una rete ciclabile, con la massima sicurezza ed eguaglianza; rispettosa della libertà e dignità della persona;
3) il TPL di qualità ed a prezzo contenuto (la somma integrativa versata viene ritenuta somma investita per realizzare la mobililità sostenibile);
4) nel restante spazio della "strada, bene comune", operare in modo tale da favorire la costruzione di una dignitosa qualità della vita.
Mentre auspicavamo, auspichiamo (ed auspicheremo) la realizzazione dello "spazio condiviso" nel territorio delle città, arriva il WiParking.
Lo scrive, in un comunicato, il Presidente di Camminacittà - Federazione italiana per i diritti del Pedone e per la salvaguardia dell'ambiente, Vito De Russis.
"WiParking?" - domanda De Russis.
"E' nato, nel cuore di Roma, per volere-potere di tanti (incalliti) "benefattori" della mobilità privata romana", è la risposta.
"Tra i "benefattori" c'è, anche, l'Assessore alla mobilità di Roma?" - altra domanda. "Sostengono che l'idea progettuale è promossa dall'Assessore alla Mobilità.
"C'è anche l'ATAC di Roma?"
"Ma certamente. All'ATAC riesce molto bene l'attività di aiuto e sostegno alla mobilità privata."
"Ma, non è possibile!"
"Invece, i fatti sostengono che:
l'ATAC è contenta di "ospitare" permanentemente e gratuitamente sul 90 % delle sue fermate i veicoli privati. Nessuna remora sulla diffusa illegalità compiuta, sugli intralci al servizio e alla "convivenza civile";
l'ATAC è contenta di "ospitare" permanentemente e gratuitamente i veicoli privati sulle sue cosiddette "corsie preferenziali" (totale 103 km. di striscioline di carreggiata stradale prese, nella città, un po' qua ed un po' la') totalmente ininfluenti a scalfire l'egemonia reale e percepita del mezzo privato sul TPL;
l'ATAC (in compagnia di COTRAL, METRO, TRENITALIA e TAXI) è contenta di contribuire a "mobilitare con il TPL" il 18,2% della mobilità totale, lasciando al 56% della mobilità privata l'egemonia sulla "Strada, bene comune";
l'ATAC è contenta di mantenere al 98% delle sue linee la frequenza massima di 60 minuti (1 ora).
Sostiene l'ATAC che i suoi ICS (indici complessivi di soddisfazione) sono alti e migliorano anno dopo anno.
"Non è possibile! Non è possibile! Non è possibile! Però ......." conclude Vito De Russis
Uff. Stampa
"Camminacittà - Federazione italiana per i diritti del Pedone e per la salvaguardia dell'ambiente"
Cell. 339 3484370
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