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martedì 10 maggio 2011
Lettera aperta a Luca Zaia: "Gli asini non sono bestie!"
Ante scriptum:
Il mio rapporto diretto con gli asini è iniziato a Calcata verso la fine degli anni '70 del secolo scorso e si è concluso all'inizio del nuovo millennio... con la morte accidentale, per il crollo di una rupe sulla quale stavo brucando germogli di bambù, della mia ultima asina, Fantina (perchè da bravo quadrupede andava a piedi... e non si faceva trasportare). Durante quegli anni, diversi furono gli amici asini, veramente furono tutte femmine... la prima si chiamava Sofia, poi venne sua figlia Nina, poi una salvata dal macello, Moretta (una discola perfetta che mi mangiò persino un ektar che mi ero fatto costruire in India con una zucca), ed infine la Fantina, una asina di razza amiatina bella e grassa... Dopo di lei non me la sentii più di occuparmi di altri equini. Gli asini secondo me sono più intelligenti e più amici dell'uomo dei cavalli e tra l'altro sono più facili da allevare perché non richiedono molte cure.. possono persino stare all'aperto estate ed inverno (se il clima lo permette). Ma non rimpiango l'esperienza asinina.. anzi potrei raccontare decine di avventure e di come le mie somarelle mi abbiano insegnato a vivere in modo naturale. Perlopiù le ospitavo in terreni semi aperti e recintati alla meno peggio da me. Nina fu la più fortunata perchè aveva più di un ettaro di pascolo boscoso e scarpate varie dove scorrazzare. In effetti gli asini amano le scarpate ci vanno proprio volentieri e spesso ho visto le mie bestie camminare spontaneamente sui bordi di precipizi incredibili, pur avendo a disposizione pianette e valli. Gli asini sono un po' come le capre amano dominare dall'alto. Dico questo per -in qualche modo- lenire il peso delle lettere sottostanti ricevute da varie associazioni animaliste.... che denunciano lo stato di abbandono di un branchetto di asini destinati nel 2004 dal presidente della Provincia di Treviso, Luca Zaia, alla funzione di "tosa-erba animali"... Ma leggete voi stessi e poi fatevi la vostra opinione....
Paolo D'Arpini
Lettere ricevute:
"Facciamo eco all'indignazione della LAC e OIPA Venete nel denunciare una situazione incresciosa della quale ci hanno portato a conoscenza, che riguarda dei poveri asinelli messi a lavorare in Veneto, senza che sia loro garantito il mimimo sindacale e il rispetto e le cure adeguate che meritano, trattandosi di adorabili creature che sono messe nella condizione di doversi guadagnare la sopravvivenza con il lavoro. Chiediamo che le autorità intervengano immediatamente a sanare una situazione di disagio che è una vergogna insostenibile per la comunità veneta" Roberta Ravello, presidente Horse Angels onlus Tutela Equini.
"Ecco qui di seguito la drammatica situazione che ci è stata segnalata da OIPA e LAC, la cui testimonianza riteniamo affidabile e competente nel giudicare del malessere delle creature coinvolte. Gli asini sono meritevoli della massima tutela, sono un numero molto esiguo in Italia, la loro diffusione andrebbe stimolata e incoraggiate, ma in un progetto globale di sostenibilità che tenga conto dell'etica" dichiara Roberta Ravello, presidente Horse Angels onlus, Associazione Nazionale per la Tutela Equina, che ha una sede anche in Veneto. E' drammatica situazione nel recinto degli asini rasaerba di Zaia: acqua putrescente e un cucciolo di asinello morto.
Canzian: (OIPA): "La provincia blocchi subito questo insensato e crudele progetto." Zanoni (LAC): "Speriamo che i cavalli razza Piave di Muraro non facciano la stessa fine degli asinelli di Zaia".
Nel 2004 il Presidente della Provincia, Luca Zaia, fece acquistare alla Fiera di Santa Lucia di Piave sei asini per essere impiegati, come soluzione ecocompatibile, nel progetto pilota di pascolo sulle scarpate della tangenziale di Postioma (Comune di Paese- provincia di Treviso) in qualità di macchine "rasaerba" al posto delle vetture più costose ed inquinanti.
Oggi, dopo sette anni, la situazione di questi asinelli è ormai insostenibile e drammatica, l'acqua fornita risulta putrescente ed inoltre martedì sera una cittadina di Postioma ha scoperto un cucciolo di asinello morto chissà da quanti giorni e lasciato in mezzo agli altri animali. Ora OIPA e LAC stanno preparando una possibile denuncia alla magistratura per maltrattamento di animali ed un esposto alle autorità sanitarie.
Mara Canzian presidente della Sezione Oipa di Treviso ha dichiarato: "Vogliamo citare le parole di Zaia del giorno di avvio degli asinelli rasaerba: "Finalmente è arrivato il giorno!" disse di fronte ad una folla di bambini delle scuole medie di Postioma e numerosi giornalisti locali e nazionali intervenuti per assistere alla liberazione dei 6 asinelli protagonisti del progetto pilota di "sfalcio ecologico". Che cosa direbbe oggi il Presidente Zaia a quella folla di bambini di fronte all'immagine di questo asinello immortalato in una foto scattata martedì sera, 26 Aprile, morto presumibilmente di stenti? Pura merce da lavoro, abbandonati al loro destino, con l'acqua putrida e senza cibo, non ci sono parole per descrivere questa incresciosa situazione. Come può parlare il Presidente Zaia di "compatibilità con l'ambiente", di "progetto ecologico", di "creature che potranno pascolare in tutta tranquillità" di fronte a questa immagine! Poveri asinelli, costretti a fare da aspirapolvere dove transitano centinaia di autoveicoli inquinanti in condizione così precarie da portare alla morte. Credo che sia il momento per la Provincia di riscattare la loro immagine e di dire STOP AGLI ASINELLI "FALCIA ERBA". Non vogliamo più vedere immagini come questa, una volta per tutte vogliamo lanciare dei messaggi puri, veri e puliti ai nostri figli e non ingannevoli perbenismi propagandistici."
Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto ha aggiunto: "Da tempo vado denunciando questa incredibile situazione, gli asini da anni sono relegati in poche decine di metri quadri recintati, dove hanno brucato e consumato tutta l'erba a loro disposizione, mentre nei vari chilometri di bretella ci sono le scarpate laterali piene di erbacce ed arbusti alti anche oltre un metro, si tratta del palese fallimento dell'iniziativa puramente mediatica e propagandistica dell'allora presidente della Provincia Zaia. La gestione delle scarpate della bretella di Postioma sono sotto la responsabilità della Provincia di Treviso e quindi dell'attuale Presidente Muraro, mi chiedo pertanto quanto paghiamo noi contribuenti per questo servizio considerato come vengono tenuti questi animali. Mi chiedo inoltre quanti giorni sarebbe rimasto ancora li quel cadavere, a pochi metri dalla Feltrina, se non fosse stato per l'intervento di questa residente che ha denunciato il fatto. Muraro dovrebbe poi dirci che fine ha fatto il cadavere, quali modalità di smaltimento sono state adottate e se il corpo dell'asinello è stato sottoposto ad un controllo veterinario per stabilirne le cause di morte. Speriamo che ai cavalli Razza Piave Muraro non faccia fare la stessa fine degli asinelli di Zaia."
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