Come preparazione e invito all'incontro che si svolgera' la sera del 30 settembre a Viterbo, presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" in strada Castel d'Asso snc, ci permettiamo di proporre ancora una volta alcune semplici riflessioni:
Il presidente del Consiglio dei ministri italiano insiste nel dichiarare la volonta' di realizzare centrale nucleari in Italia, condendo questo diktat con le consuete gravi mistificazioni e omissioni, e ricantando la medesima ipnotica e narcotica canzoncina di chi ci voleva imporre il crimine e la follia nucleare negli anni '70 e '80.
Sara' consentito a chi gia' negli anni Settanta ed Ottanta a quel crimine e a quella follia si oppose, di replicare brevemente sul piano della verita' effettuale.
1. La crisi energetica ed ecologica puo' essere risolta solo promuovendo la valorizzazione delle fonti rinnovabili con tecnologie pulite e sicure.
2. Le centrali nucleari sono esposte ad incidenti come tutte le opere umane; quel che fa la differenza sono le conseguenze degli eventuali incidenti: si rompe un pannello solare e non muore nessuno; c'e' un guasto in una centrale atomica e mezza Europa ne subisce le terrificanti conseguenze (come accadde dopo il disastro di Cernobyl).
3. Le centrali nucleari sono anche esposte ad attentati con effetti letali incalcolabili: il che rende necessaria una vasta militarizzazione del territorio a fini di sorveglianza, che tuttavia per quanto capillare, soffocante e preventivamente repressiva possa essere, resterebbe sempre insufficiente poiche' dopo l'11 settembre 2001 l'intera umanita' sa che la criminale follia terrorista e' in grado di colpire ovunque provocando stragi immani.
4. Il problema delle scorie e' semplicemente irrisolvibile.
5. Il legame tra nucleare civile e nucleare militare e' chiarissimo e indiscutibile (la controversia tra gli Stati Uniti d'America e l'Iran lo dimostra inconfutabilmente). Il nucleare civile favorisce il riarmo atomico, mentre l'umanita' ha tra i suoi obiettivi primari di smantellare gli arsenali e fermare la proliferazione degli armamenti nucleari.
6. Molti altri argomenti possono addursi per contestare e contrastare l'insensata, illecita e pericolosissima scelta nucleare; ma basteranno questi, elementari, evidenti, inconfutabili.
Uno dei piu' grandi pensatori morali del XX secolo, Hans Jonas, ha argomentato in modo definitivo contro il delirio nucleare, e cosi' un altro grande pensatore che e' stato maestro di rigore intellettuale ed impegno civile a molti, Guenther Anders.
Per cogliere le dimensioni etiche, politiche e finanche gnoseologiche fondamentali della questione suggeriremmo al presidente del Consiglio dei ministri di leggere di Hans Jonas, Il principio responsabilita', edito da Einaudi; e di Guenther Anders le sue Tesi sull'eta' atomica, ripubblicate in opuscolo per le cure del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo.
Se poi il capo del governo volesse anche cogliere le dimensioni umane e conoscere dalla viva voce delle vittime e dei sopravvissuti gli esiti della scelta atomica, legga il terribile reportage di Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl, pubblicato in Italia dalle Edizioni e/o.
E mediti.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 28 settembre 2010
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