Questa estate c'è stato l'ennesimo tentativo di manipolazione del prezzo dell'oro da parte dei cosiddetti "poteri forti", che non sono un mito od una banalizzazione concettuale, ma un modo per intendere la simbiosi utilitaristica formatasi nel corso finale della storia dell'umanità (in particolare nell'ultimo secolo), tra Banche centrali (che non sono pubbliche come si pensa comunemente), le più importanti multinazionali ed i principali Governi mondiali. In primis e a conduzione di questi poteri forti c'è la FED (Federal Reserve, la banca centrale (privata) degli Stati Uniti d'America, istituita nel 1913 in netta contrapposizione ai principi contenuti nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776, tradendone il dettato costituzionale in materia di denaro)
Per questi giganti finanziari, che ultimamente stanno stampando a iosa denaro di carta (disonesto, perché privo di controvalore, avendo eliminato definitivamente il Gold Standard da un quarantennio), il mercato dell'oro è minuscolo, risibile, in quanto ogni anno l'oro che viene commercializzato è di sole cinquemila tonnellate, che alla valutazione attuale in dollari dell'oncia, corrisponde ad appena duecento miliardi di dollari, un'inezia per loro.
Puntualizzo ancora, per coloro che non avessero letto miei precedenti interventi, che la vera inflazione non è quella che ci propinano ogni giorno, cioè l'aumento dei prezzi al consumo (peraltro rilevata in maniera falsata), ma è la perdita di valore patrimoniale della ricchezza complessiva posseduta dalle famiglie a causa dell'immissione nel mercato di denaro disonesto, fasullo, di carta, privo di controvalore (pare che la FED da sola immetta ogni anno oltre il 20% in più di dollari sul mercato e non occorre essere degli economisti per capire che se ogni anno circola un quinto in più di denaro, il patrimonio che posseggo si svalorizza sempre più, le famiglie sono depauperate progressivamente dei loro risparmi ed investimenti, e prima o poi esploderà un'iperinflazione come quella della Repubblica di Weimar negli anni '20).
Quindi comprimere i prezzi dell'oro per nascondere la vera inflazione è per loro un gioco da ragazzi, soprattutto con gli strumenti finanziari (tecnici) di cui dispongono oggi giorno (coi quali possono svolgere un potente effetto "leva" sui prezzi), e non solo per i mezzi, intesi come immense risorse finanziarie di cui dispongono.
Così questa estate è avvenuto che dopo aver superato i 1050 euro l'oncia, record che deve averli alquanto allarmati (il fatto che l'oro aumentasse di valore soprattutto in euro più che non in dollari, è significativo di come quest'ultimo stia perdendo credibilità), e quindi hanno subito compresso in poche settimane le valutazioni facendole scendere addirittura a 870 euro, un calo repentino di oltre il 15%. In questo modo, esattamente come avviene nelle borse dove i piccoli risparmiatori ed investitori sono talmente stimati da essere definiti "popolo bue", coloro che si sono avvicinati all'oro come bene rifugio ed investimento alternativo (concetto comunque errato) si sono trovati a malpartito, inquieti, timorosi di aver sbagliato o di stare per sbagliare, ripiegando nuovamente verso i titoli di stato, che continuano a raccontar loro essere sicuri e garantiti. Purtroppo la psicologia del gregge è ancora quella dominante nel panorama finanziario, e le pecore continuano a farsi tosare ...
Ebbene nonostante questa manovra forzata, negli ultimi giorni l'oro è tornato sopra i 970 euro e sono convinto che riprenderà i massimi entro settembre, ed andrà oltre.
Significa che sempre più persone si stanno accorgendo del cosiddetto "truffone" come lo chiamano gli economisti della Scuola Economica Austriaca, grazie soprattutto alla rete (Internet) dove si trovano queste informazioni collocate da persone libere e disinteressate come lo sono io, non certo reperibili sui giornali o in tv, condizionati come sono dagli editori ed inserzionisti.
Vi immaginate cosa succederebbe se le persone consapevoli di questa truffa (cioè l'economia di carta pesta, fondata sulla stampa di denaro privo di controvalore) aumentassero in modo esponenziale ed iniziassero a convertire i loro risparmi in oro e argento anziché comprare titoli di stato (altra carta straccia)?
I Governi seguirebbero a ruota la Grecia nel loro fallimento, e l'oro (in monete e lingotti) e l'argento (in grani, monete e lingotti) tornerebbero ad essere gli unici mezzi di pagamento e di scambio validi sul mercato, come è sempre stato nel corso della storia dell'umanità, superata la preistoria. Ed è appunto quello che temono i poteri forti, che già a settembre potrebbero esserci notevoli difficoltà a collocare la carta straccia governativa, cioè i titoli di stato, che pur obbligando le banche a comprarli, potrebbe non essere sufficiente a collocarli tutti. Finché ci si lascia ingannare dal sopracitato "truffone", l'economia e la politica parassitaria trionferanno e proseguiranno ancora a lungo a far danni, la loro complicità liberticida ci spoglierà progressivamente di tutto quanto possediamo, frutto del lavoro e dei sacrifici nostri e dei nostri cari.
Il condizionamento mistificatorio è stato forte e continuato per decenni, molte persone intelligenti e colte si rifiutano di occuparsi di questi problemi, permanendo nell'ignavia e facendo il gioco di chi li ha indotti a questi comportamenti passivi, e continuano a depositare i loro soldi nelle banche, comprare titoli di stato o fondi comuni d'investimento o pensionistici (anche se finora ci hanno rimesso alla grande), e fra qualche tempo si troveranno in situazioni analoghe all'Argentina nel 2001 o in Islanda e Grecia qualche mese fa La soluzione ora la conoscete.
UOMO AVVISATO MEZZO SALVATO!
Calorosi saluti a tutti.
Claudio Martinotti Doria – Cavaliere del Monferrato
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