Riportiamo stralci del Comunicato Stampa n. 195 emesso dal Ministero della Sanità il 31.08.94, con nostri commenti, titolato:
“REGOLAMENTATO 'MOMENTO DELLA MORTE' - Il Ministro Raffaele Costa firma il Decreto con cui si stabilisce come deve avvenire l'accertamento della morte”.
Commento: “accertamento protocollare” sia delle persone affette da lesioni al cervello presso le rianimazioni (in 6 ore), sia dei soggetti in arresto cardiaco (in 20 minuti).
“Si tratta di una disciplina che potrà anche recare chiarezza - ha commentato Raffaele Costa (liberale, UDC) - nell'attività dei trapianti perché definisce oggettivamente una delle condizioni per la donazione di organi”.
Commento: oggi negano che l'obiettivo vero dell'imposizione della dichiarazione di “morte cerebrale”, ascientificamente identificata “con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo” che nessuno conosce, sia il mercato istituzionale degli organi.
“La firma del provvedimento da parte del Ministro servirà anche a far cessare immediatamente una situazione difficile in base alla quale non risultava possibile - in assenza delle modalità di accertamento della morte - né sottoporre ad autopsia, né a trattamenti conservativi né ad inumazioni o cremazioni o tumulazioni i corpi prima che fossero trascorse 24 ore da momento del decesso”.
Commento: è evidente che tali “fatture” siano destinate a persone in arresto cardiaco di 20 minuti. Cosa nasconda questa fretta non è stato mai chiarito, ma si può presumere che se il cittadino non presenta opposizione scritta, non solo all'espianto di organi dalle persone in rianimazione, ma anche opposizione scritta al prelievo di tessuti e cellule, questi corpi vengano distribuiti a pezzi nelle numerose banche dei tessuti (cornee, valvole cardiache, arterie, vene, ossa, muscoli, tendini...), vanto dell'italico Paese, primo in Europa.
Quanti cittadini sanno di dover presentare opposizione al prelievo di organi, tessuti e cellule anche dopo arresto cardiaco? Cosa seppelliscono in quelle casse sigillate?
Il Decreto Costa per l'imposizione della dichiarazione di “morte cerebrale” è stato aggiornato dal Decreto 11 aprile 2008 a firma della ex Ministra Livia Turco, col quale la situazione è ulteriormente peggiorata con imposizioni di esami dannosi, quali l'angiografia, finalizzati a documentare la morte protocollare e non alla promozione della diagnosi e della cura; Decreto che nel contempo fissa gli stessi parametri di 6 ore per adulti, bambini e neonati, annullando le 12 e 24 ore di cautela previste nel decreto precedente (vedi Comunicato Stampa n. 13 del 2 luglio 2008).
Nel passato i morti venivano vegliati per cercare un segno di vita, nel presente i medici cercano sui vivi soggettive anticipazioni di segni di morte per sviluppare gli espianti/trapianti. In questa società la vita umana non è altro che merce in balia del calcolo dei potenti e del loro mercato.
Presidente, Nerina Negrello
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