Il sogno di Antonella Pedicelli. (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/07/14/rete-bioregionale-italiana-%e2%80%9ccome-uscire-dall%e2%80%99empasse-con-la-buona-volonta%e2%80%a6-e-con-l%e2%80%99amore%e2%80%9d-di-teodoro-margarita-e-antonella-pedicelli/ )
Non è un incubo.
I miei incubi mi stan davanti tutti i giorni: alla curva di Cranno
potrebbero investirmi, non ci sono strisce pedonali e dovrei ogni volta arrivare fino in paese per "voltare verso sud".
I miei incubi sono quelli dei cittadini indiani ed africani: e se un giorno aprissi un rubinetto e non ne uscisse più acqua?
Se non piovesse più, mi più?
Questi sono i miei incubi ad occhi aperti.
Non conosco personalmente i membri di questo sodalizio umano chiamato la rete bioregionalista, ne leggo i pensieri ed ho ragione di credere che non siano frutto del "bipensiero" stile 1984 ma l'anima vera di queste persone.
Antonella, fattene una ragione, gli esseri umani, finanche i più buoni ed i più puri, i più belli tra di loro, covano dentro un cupio dissolvi oppure traccia di hybris: a volte l'una e l'altra delle brutte due.
Io stesso non ne sono indenne e come mi sento, a volte, capace di fermare solo con il mio volerlo, immenso e disperato, la partenza di missili intercontinentali balistici a testata nucleare, questa Terra non può morire!!!, così mi vedo fragile più di una chiocciola, appunto, fracassabile dal primo pirla di un automobilista alla curva di Cranno.
Ecco, spero di averti convinto, questo non è ancora un incubo, siamo ancora al sogno ed è un sogno che tra mille litigate ed abbaiate anche forti, latrati e guaiti, gemiti e morsicate, possiamo ancora realizzare, finché c'è Terra sotto le unghie, nera.
T'abbraccio. Teodoro Margarita
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Mio commento: “Grazie Teodoro, per la tua bella lettera con significati che non erano stati sin'ora considerati ... Qualche lettore del Giornaletto di Saul mi ha chiesto di te, alcuni dicono che stai usando uno pseudonimo e che non ti chiami realmente "Teodoro Margarita" ... é vero?” (P.D’.A.)
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Risposta finale di Teodoro: “Che cavolata, in tempi di Web, basta digitare su Google "Teodoro Margarita" ed appariranno ogni sorta di azioni e mal'azioni promosse dal sottoscritto- biodiversità e salvataggio di semi antichi in primis- incredibile, ma che razza di popolo incredulo c'è in giro. Perchè, Teodoro Margarita sa tanto di nome d'arte, nom de plume? Se si, complimenti a mia madre per l'accoppiamento, mio figlio l'ho chiamato Janus, anche di lui diranno che è un nom de plume.
Bah... spero tanto nella pioggia, stasera, oggi 17 luglio è il primo anniversario di un nubifragio che devastò Asso l'anno scorso, 40 minuti d'acqua e grandine che fecero danni pazzeschi, che gli scongiuri appresi su antichi manuali di magia popolare funzionino! Ah, rivelo: occorre bruciare dell'alloro appena inizia a piovere e, dovrebbe, così scongiurarsi la grandine.
Teod'orto, questo si, nom de plume.
Un caro saluto a te ed agli increduli.”
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