E' stato pubblicato il volume di Aldo Moraldi "Mai un colore sporco (il terzo Moschettiere)".
In quarta di copertina, come presentazione del libro, ha inserito questo:
Chi ha avuto la fortuna di conoscere Alfredo Moraldi, sa che la sua maggiore opera non sarà purtroppo presente a questa mostra, ci è sembrato doveroso quanto meno tentare di descriverla: si tratta del ritratto di un uomo.
La prima cosa che colpisce guardando il quadro è il fatto di non riuscire a capire molto bene l'età del soggetto,apparentemente potrebbe sembrare un uomo di circa sessant'anni, ma poi ci accorgiamo che non può essere, perchè gli occhi e il sorriso sono proprio quelli di un ragazzino.
L'uomo è dipinto mentre è intento a cantare, dal volto rilassato e dal fatto che le vene del collo non presentino sforzi, si intuisce che sta cantando, senza alzare tanto la voce, qualcosa di melodico, intorno le persone che lo ascoltano hanno tutte il volto sereno e qualcuno sembra intento a fare da coro. Tutto si svolge all'aperto, l'uomo è seduto su quella vecchia panchina di pietra del tempio di Vesta, dai colori e dalla luce si capisce chiaramente che è primavera, tutto gira intorno alcantante, che sembra la fonte principale di tanto benessere.
Questo quadro non è disponibile perchè è appeso nei nostri cuori, in tutti quei cuori che hanno avuto la fortuna di amare nostro fratello Alfredo, la sua più grande opera dunque è stato lui stesso, quell'uomo sempre ragazzo, capace di riuscire a dipingere e cantare la vita con i colori ed i suoni del vero amore, capace, attraverso i suoi "male che vada siamo stati insieme" di farci capire veramente fino in fondo il grande significato del "noi" e ilpoco dell' "io", anche perchè è l'io che muore, mentre il noi rimane eterno.
(Aldo Moraldi - Nota scritta per la Fiera delle Arti Creative, Palazzo Baronale di Calcata)
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http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=alfredo+moraldi
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